
Dal 1922, in ogni tempo al passo coi tempi.
D'Annunzio e la Corporazione Musicale "Luisa D'Annunzio": un omaggio alla sua Pescara

La nascita della Corporazione Musicale "Luisa D'Annunzio" e l'Istituto Musicale di Pescara: un secolo di crescita culturale

Dal liceo musicale al conservatorio: l'ascesa culturale di Pescara
Il Liceo, inaugurato con un concerto del trio Luccarini-Perini-Rosati, apriva un periodo di meritoria attività sotto la direzione del Maestro Lino Liviabella al quale si avvicendò, a partire dall’autunno 1932, il Maestro Pietro Ferro. Questi, mentre nel maggio 1932 la Corporazione veniva eretta a Ente morale con Regio Decreto n.776, sulla base di un progressivo sviluppo artistico ed educativo del Liceo musicale, richiedeva per esso un riconoscimento giuridico. Il 30 ottobre 1935 con R. D. 1991 il Liceo conseguiva il pareggiamento ai conservatori regii. Così, il Liceo intraprendeva un nuovo periodo di feconda attività molto più sicura dal punto di vista giuridico, alla quale corrispondevano, oltre agli esiti didattici, le affermazioni conseguite da suoi docenti ed ex allievi. Esso, nella città in rapida ascesa, soprattutto dopo la sua elevazione a quarta provincia d’Abruzzo, nel 1927, entrava a far parte a pieno titolo di un patrimonio scolastico in continuo accrescimento. Diveniva centro di studi musicali: da tutto l’Abruzzo e dalla vicina Puglia gli allievi affluivano numerosi, mentre esso diffondeva la cultura musicale attraverso sempre più frequenti iniziative. Intanto, si svolgeva una lunga azione tendente a trasformare il Liceo Musicale in Conservatorio. Essa aveva avuto inizio fin dal 1937 quando Gabriele D’Annunzio, in occasione di una visita a Pescara del Ministro dell’Educazione Nazionale Giuseppe Bottai, fece pervenire un telegramma all’illustre ospite, con il quale sosteneva come il Liceo fosse «ben degno d’esser […] elevato al grado regio che vien chiamato regificazione». Le promesse ricevute in quell’occasione dovevano però rimanere vane per più di trent’anni. Soltanto trentadue anni dopo, infatti, mutato il regime, trasformata ed arricchita la Città e, soprattutto, ripresa immediatamente dopo la guerra l’attività della Corporazione e del Liceo, che confermarono la tradizione di serietà che li aveva ispirati fin dalle origini, si concretizzarono le ragioni morali e culturali che consentirono agli amministratori del Comune e della Provincia di Pescara di riuscire nell’intento.
