*La nostra storia 

Dal 1922, in ogni tempo al passo coi tempi.

ll Conservatorio “Luisa D'Annunzio” di Pescara trae le sue origini dalla felice intuizione di alcune figure di spicco del mondo culturale pescarese vicine al poeta Gabriele D’Annunzio, primo ispiratore. Il 27 gennaio 1922, nella ricorrenza del quinto anniversario della scomparsa di Luisa D'Annunzio, adorata madre del Poeta, Umberto Coen, Antonino Liberi, Armando e Luigi Luise, decisero di costituire a Pescara un'associazione musicale che dalla madre di Gabriele doveva prendere il nome.

D'Annunzio e la Corporazione Musicale "Luisa D'Annunzio": un omaggio alla sua Pescara

Nello stesso anno, i fondatori si recavano al Vittoriale per presentare all'illustre conterraneo l'iniziativa, già da lui accolta con entusiasmo e a cui egli stesso impose il nome Corporazione Musicale "Luisa D'Annunzio". Così scrisse il Poeta al Sindaco di Pescara nel maggio di quell'anno: «La S.V. sa quanto sia profondo il mio amore per la mia Città natale, per il mio fiume, per la mia spiaggia, per le colline e per quel santo poggio dove mia madre mi attende. Ma questo amore oggi trabocca di gratitudine, colmato dalla nuova testimonianza della mia Pescara, verso la memoria di Colei che il popolo chiama benedetta fra le donne. La S.V. voglia esprimere il sentimento al nobilissimo Consiglio ed assicurarlo che io darò tutte le mie forze all'alta opera. Della S.V. devoto sempre. Gabriele D'Annunzio, Gardone del Garda, Calendimaggio 1922». É Gabriele D’Annunzio a dettare l’articolo 2 dello Statuto precisando le finalità della Corporazione: «Secondo lo spirito che ispirò gli Statuti del Carnaro e fece della musica una istituzione religiosa, la nuova Corporazione intende: promuovere, incoraggiare, estendere la cultura musicale nella Città e nella Regione; […] rinnovare nella popolazione abruzzese il mito d'Orfeo».

La nascita della Corporazione Musicale "Luisa D'Annunzio" e l'Istituto Musicale di Pescara: un secolo di crescita culturale

Con la Corporazione, la cui nascita si pone nel panorama intellettuale e artistico del territorio diventando da subito un punto di riferimento culturale assoluto per i pescaresi, inizia un lungo percorso che ha accompagnato la storia stessa della città, la sua crescita culturale, sociale ed economica durante l’intero XX secolo. L'istituzione che aveva certamente il fine di promuovere la cultura musicale, si poneva anche ulteriori obiettivi: l'articolo 1 dello Statuto ricomprendeva «serate musicali, concerti, feste, adunanze d'arte, ricevimento d'onore ad artisti distinti». Pescara cominciava, dunque, ad attrarre l’attenzione di intellettuali e artisti di riconosciuto spessore culturale e a sei anni dalla fondazione della Corporazione “Luisa D’Annunzio” venne istituito l’omonimo Liceo Musicale (autunno 1928). Tale iniziativa fu preceduta da un manifesto programmatico con il quale intellettuali, artisti e musicisti abruzzesi, quali Luigi Antonelli, Bonaventura Barattelli, Vincenzo Bucci, Basilio Cascella, Camillo De Nardis, Francesco Paolo Michetti, Ettore Moschino, Primo Riccitelli e il molisano Raffaello De Rensis, annunciavano l’intenzione di «dedicare [alla Musica] un tempio ed un culto novello. […] Non un’Arcadia di facili eleganze, e né un’Accademia di pompose gravezze […] Ma […] una palestra vivace e severa, una scuola di molteplici insegnamenti, un organismo di complesse espressioni […]» (maggio 1927). Il 30 novembre 1928, venne ufficialmente annunciata alla cittadinanza la nascita dell’istituto musicale: «la istituzione di un Liceo Musicale […], mercè l’aiuto del Comune e della Provincia, è un fatto compiuto. […] l’illustre M° Mulè, Capo del Conservatorio romano S. Cecilia, […] è stato largo di aiuto e di consiglio. Egli ci ha inviato degli ottimi giovani, vere speranze dell’arte, per dar vita al Liceo che sorge».

Dal liceo musicale al conservatorio: l'ascesa culturale di Pescara

Il Liceo, inaugurato con un concerto del trio Luccarini-Perini-Rosati, apriva un periodo di meritoria attività sotto la direzione del Maestro Lino Liviabella al quale si avvicendò, a partire dall’autunno 1932, il Maestro Pietro Ferro. Questi, mentre nel maggio 1932 la Corporazione veniva eretta a Ente morale con Regio Decreto n.776, sulla base di un progressivo sviluppo artistico ed educativo del Liceo musicale, richiedeva per esso un riconoscimento giuridico. Il 30 ottobre 1935 con R. D. 1991 il Liceo conseguiva il pareggiamento ai conservatori regii. Così, il Liceo intraprendeva un nuovo periodo di feconda attività molto più sicura dal punto di vista giuridico, alla quale corrispondevano, oltre agli esiti didattici, le affermazioni conseguite da suoi docenti ed ex allievi. Esso, nella città in rapida ascesa, soprattutto dopo la sua elevazione a quarta provincia d’Abruzzo, nel 1927, entrava a far parte a pieno titolo di un patrimonio scolastico in continuo accrescimento. Diveniva centro di studi musicali: da tutto l’Abruzzo e dalla vicina Puglia gli allievi affluivano numerosi, mentre esso diffondeva la cultura musicale attraverso sempre più frequenti iniziative. Intanto, si svolgeva una lunga azione tendente a trasformare il Liceo Musicale in Conservatorio. Essa aveva avuto inizio fin dal 1937 quando Gabriele D’Annunzio, in occasione di una visita a Pescara del Ministro dell’Educazione Nazionale Giuseppe Bottai, fece pervenire un telegramma all’illustre ospite, con il quale sosteneva come il Liceo fosse «ben degno d’esser […] elevato al grado regio che vien chiamato regificazione». Le promesse ricevute in quell’occasione dovevano però rimanere vane per più di trent’anni. Soltanto trentadue anni dopo, infatti, mutato il regime, trasformata ed arricchita la Città e, soprattutto, ripresa immediatamente dopo la guerra l’attività della Corporazione e del Liceo, che confermarono la tradizione di serietà che li aveva ispirati fin dalle origini, si concretizzarono le ragioni morali e culturali che consentirono agli amministratori del Comune e della Provincia di Pescara di riuscire nell’intento.

Storia e direzioni del conservatorio

Al Maestro Ferro seguirono come direttori i Maestri Toscano, Maini e Macchia. Sotto la direzione di quest’ultimo, durante l'anno scolastico 1965/66, per la precarietà della sede e a causa di alcune irregolarità, quale l'inadeguato numero di classi con docenti di ruolo, fu tolto il pareggiamento. Dopo gli adeguamenti edilizi e l'effettuazione di vari concorsi per le cattedre di Pianoforte, Viola con l'obbligo del violino, Tromba e trombone, si riottenne il pareggiamento nell'anno scolastico 1968/69. L'allora sottosegretario alla Pubblica Istruzione Vincenzo Bellisario, nato a Lanciano, si prodigò dapprima per far riavere al Liceo il pareggiamento e successivamente per trasformarlo in Conservatorio, nella cui sede gli fu in seguito intitolata una sala in segno di riconoscenza. Dal 1° ottobre 1969, quindi, il Liceo fu trasformato in Conservatorio musicale alle dipendenze dello Stato, con il nome di Conservatorio di Musica "Luisa D'Annunzio". A partire da quell'anno, salvo brevi periodi di vicariato, è stato diretto dai seguenti musicisti: Firminio Sifonia, Giuliano Silveri, Mario Domenicucci, Luciano Cerroni, Davide Liani, Nicola Jannucci, Marcella Crudeli, Enrico Perigozzo, Massimo Magri, Alfonso Patriarca. L’attuale direttore è il M° Roberta De Nicola. Alla presidenza del Consiglio di Amministrazione si videro nominati, a partire dallo stesso anno: Giustino De Cecco, Gennaro D'Amico, Filippo De Cecco, Antonio Di Monte, Elisabetta Mobili Mancinelli, Ciro Angelozzi, Giorgio Di Carlo, Giorgio Comani. Dopo la Legge di Riforma furono nominati Presidenti dell'Istituto Enrico Perigozzo, Miriam Severini, Giovanni Epifani, Filippo Del Vecchio, Franco Farias, Enzo Fimiani, Maurizio Di Nicola.

Alta formazione artistica e musicale

Il definitivo passaggio ad Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale, avvenuto per effetto della legge di riforma n.508 del 1999, ha confermato quel ruolo di riferimento nel panorama culturale ed artistico del territorio, realizzando quello che un tempo è stato il sincero, appassionato auspicio del presidente della Corporazione Musicale pescarese Antonino Liberi, che rivolgendosi a D'Annunzio nel marzo del 1927 formulava il desiderio che l'«Istituto Luisa [divenisse] di importanza nazionale, l'Università musicale italiana cui devono far parte tutte le autorità politiche, artistiche, finanziarie, giornalistiche d’Italia».

Riferimenti bibliografici

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